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Lunedì, 06 Ottobre 2014 00:00

La pietra scartata

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Mt 21,33-43. "In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”.
Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».

I capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo del tempo di Gesù erano tutti corrotti. Una classe dirigente che è riuscita a corrompere tutto il popolo al momento della condanna di Gesù. Nella loro volontà di essere dei costruttori hanno gettato via la pietra d’angolo. Da idolatri hanno escluso colui che era da Dio. E se hanno buttato via il “legno verde” c’è da immaginare che cosa facessero col legno secco. Si trattava d’una corruzione particolare ché  facevano da ipocriti nel nome di Dio, nascondendosi sotto la volontà di Dio.
Oggi, i tempi sono cambiati, non si può fare d’ogni erba un fascio, non si può essere così radicali nel giudizio come  è stato Gesù al suo tempo.  Oggi quel Gesù è sugli altari, un po’ disertati in verità, ma sta sull’altare. Quella pietra che a suo tempo è stata scartata, oggi non lo è più. Non solo per i credenti che lo riconoscono Figlio di Dio, ma anche per i non credenti Gesù è stato un grande, nessuno ne parla male. Politici d’ogni razza lo citano come un grande, perfino i mafiosi coltivano il suo vangelo.
Dunque la corruzione e l’ipocrisia praticamente non esistono più. Dopo duemila anni la pietra scartata è diventata testata d’angolo. Certamente vi sarà qualche eccezione, ma si tratta di marginali individuabili, che non intaccano l’intera società. Abbiamo molte ragioni per restare consolati e nutrire la speranza che in futuro saranno sempre di più a riconoscere l’importanza di quella pietra scartata. Se consideriamo poi i grandi movimenti della storia, la fine del secolo scorso ha riconsegnato al cristianesimo l’intera area dell’Unione Sovietica col crollo del comunismo ateo.
“Questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”.
Per ora mancano all’appello il mondo musulmano e quello orientale, ma nel clima della globalizzazione tutto il mondo si è fatto vicino e non passerà molto tempo che, una volta conosciuto Gesù Cristo, sarà anche sui loro altari.
Dove sta la falsità, l’ironia, l’amarezza di questa interpretazione del Vangelo che sembra del tutto in linea col brano di Matteo? Forse nel fatto che una volta dichiarato Gesù buono e di una bontà che ha raggiunto la stessa misura della bontà di Dio, la funzione di copertura all’ipocrisia che un tempo avveniva nel nome di Dio, oggi si presenta nel nome Cristo?  Si aprirebbe così una pista di indagine sulla figura di Cristo dove non è detto che chi si appella a lui sia nella verità e chi lo disprezza sia nell’errore. La corruzione e l’ipocrisia umana sanno ben sottomettere oltre che Dio anche Gesù Cristo alle proprie voglie, o meglio alla propria volontà di bontà.
Si aprirebbe così una porta sul sospetto che ha poco a che fare con la semplicità della fede che non ammette il sospetto.
Io, cristiano, invece che confortare e dare risposte ai dubbi diventerei istigatore di dubbi. Invece che rispondere con certezze, risponderei con domande ed ulteriori domande. La pietra scartata dai costruttori è stata sì quel Gesù di duemila anni fa, ma è una pietra storica (fa parte della storia dell’uomo), era prima di Gesù, lo è stata con Gesù e lo è stata dopo Gesù, lo è oggi e lo sarà domani. Ora, se si scarta una pietra, lo si fa perché non è buona, non serve alla costruzione, perciò dove posso trovare oggi quel Gesù pietra scartata perché non buona? E come riconoscerla “testata d’angolo, opera di Dio e meraviglia per l’uomo”? Pietra non da risquadrare in modo tale che rientri tra le pietre utili della costruzione, ma casomai da stringersi intorno ad essa perché capace di sostenere tutta la costruzione.
Il grande costruttore, che da qualche secolo è l’occidente, pare impegnato a salvare le pietre scartate. L’Italia con l’operazione Mare Nostrum, pur in una situazione di crisi, sta spendendo milioni salvando da morte miglia di queste pietre e se potesse far di più lo farebbe. Gli imprenditori e tutti quelli che vivono del loro spirito, particolarmente ricercati ai giorni nostri per le loro capacità funzionali alla costruzione, si muovono all’insegna della grande costruzione di un mondo migliore dove non esistano pietre scartate. Dove vi è la povertà deve subentrare la ricchezza, dove c’è malattia deve regnare la salute, dove c’è violenza dev’esserci la pace e così via. E Dio, se c’è, deve servire a questo buon progetto, altrimenti che farsene di Lui? Non serve, quindi lo si può lasciar perdere, é insignificante. In questo caso la pietra scartata non è più testata d’angolo della costruzione, anzi più sparisce alla vista dei costruttori e meglio è. L’Italia va orgogliosa delle vite umane salvate dal naufragio e ne tiene giustamente il conto perché si sappia; e quelli che sono morti?
Suppongo che saranno certamente nel paradiso di Dio, ma di certo non stanno tra le pietre d’angolo dei costruttori.

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